26 febbraio 2008

NUOVO SITO INTERNET; www.carlogiulianellimedicoveterinario.it


Ho il piacere di comunicare che da Lunedi 25/02/2008 è on line il mio nuovo sito internet riguardante l'Ambulatorio Veterinario "SCAPACINO" di cui sono Direttore sanitario
indirizzo web: www.carlogiulianellimedicoveterinario.it
VISITATELO!!!

Saluti a tutti
Dott. Carlo Giulianelli
Medico Veterinario
Torino

PS:
interessanti novità su omeopatia, agopuntura, omotossicologia, omeopatia di risonanza, fiori di Bach applicate alla terapia dei nostri amici animali

15 giugno 2006

MESOTERAPIA e BIOMESOTERAPIA IN MEDICINA VETERINARIA


Dr. Carlo Giulianelli
Doc. AIOR per la Medicina Veterinaria





Introduzione

La Mesoterapia rappresenta una terapia applicata al tessuto mesodermico, appena sotto la superficie della cute, dove inizia il tessuto connettivo.
Questo metodo si colloca a metà strada tra l’Agopuntura e le tecniche di Riflessoterapia e si pratica con iniezioni multiple effettuate con una sola siringa con uno o più aghi di lunghezza variabile solitamente tra i 4 e i 6 mm.
La Mesoterapia rappresenta una tecnica intradermica sviluppata dal ricercatore francese Michel Pistor nel 1958, nell’ambito della Riflessoterapia, che così la definì: “una metodica terapeutica allopatica, leggera, polivalente e regionalizzata”.
Gia dal 3.660 A.C. si trovano tracce scritte per l’uso di creme ed unguenti applicati con la tecnica della multi-iniezione in India, Cina ed Alto Egitto.
Nel settore veterinario nel 1923 alcuni medici veterinari utilizzarono con successo questa tecnica nella terapia degli equini.
La Mesoterapia veniva utilizzata con i farmaci allopatici iniettabili e permetteva di prolungare l’azione del medicamento stesso direttamente nella zona interessata con un’azione meno invasiva per il paziente che riceveva, così, dosi farmacologiche molto ridotte.
Può essere definita come una terapia:
- polivalente perché viene applicata in malattie diverse che possono interessare varie branche specialistiche;
- loco-regionale perché i farmaci vengono iniettati nel derma sede della lesione o in zona perilesionale oppure nel metamero corrispondente (riflessoterapia).
La Mesoterapia può essere utilizzata per la terapia di molte malattie.
Questa tecnica rappresentò un notevole progresso perché permise al medico di ridurre in maniera notevole le dosi farmacologiche, ma anche di concentrare l’attenzione primaria sullo stimolo fisico-chimico indotto dall’iniezione a tutte le parti del corpo.
La Mesoterapia andava a collocarsi come via di mezzo tra Allopatia ed Omeopatia.
Da una parte vi è l’Allopatia, più aggressiva, tossica, sostitutiva, allergizzante, subitanea anche negli effetti collaterali; dall’altra c’è l’Omeopatia, non aggressiva, dolce, ben tollerata, minima nelle dosi, ma talvolta più lenta nell’agire.

Terapia del “Meso”
La Mesoterapia classica si definisce così perché effettua la terapia del “Meso” per il fatto che il ruolo primario dell’azione terapeutica si incentra nel Mesoderma, strato intermedio fra epidermide ed ipoderma; si ha, infatti, una stimolazione elettiva del mesoderma rispetto agli altri tessuti. Il tessuto connettivo è particolarmente sollecitato da due fattori successivi, fisico e dinamico.
Il fattore fisico è rappresentato dal riflesso prodotto dall’ago che penetra nel derma.
Il fattore chimico è dato dall’azione diretta del farmaco.
Insieme ai vari medicamenti spesso si aggiunge una piccola dose di procaina al 2%, la quale funge da anestetico e svolge un’azione ritardante.
Gli effetti terapeutici sono dovuti sia all’azione chimica dei prodotti impiegati, sia alla stimolazione “riflessa” operata dalle multiple iniezioni effettuate anche non nella stessa sede, sia all’effetto “meccanico” dell’infissione dell’ago.
Se l’inoculazione avviene direttamente nella parte ammalata o nelle immediate vicinanze occorrerà una minima quantità ed una bassa concentrazione, risparmiando i tessuti che non necessitano di stimolazione farmacologica o che da essa potrebbero ricevere danno.

Lo studio dei sinergismi dei farmaci che compongono il cocktail da iniettare, permette un’ulteriore riduzione delle quantità assolute a parità di effetto farmacologico (l’associazione con l’anestesia locale, diminuendo la velocità di circolo, rallenta il tempo d’assorbimento e, di conseguenza, prolunga quello dell’attività farmacologica).
Con la Mesoterapia si interviene, quindi, localmente sulla lesione e si praticano tante piccole iniezioni ciascuna con dosi minime di farmaco, ottenendo così diversi risultati:
- sicurezza che il farmaco arrivi nella zona interessata
- maggiore rapidità di azione del farmaco
- attività specifica locale
- minore quantità e minore concentrazione di farmaco che occorre impiegare con conseguente innalzamento dell’indice terapeutico
- maggior concentrazione locale di farmaco ottenuta pur con minime dosi
- maggiore durata dell’azione farmacologica
- assenza di ogni rischio di coinvolgimento delle parti sane in trattamento per esse non necessarie o che per esse può addirittura rivelarsi nocivo
- qualsiasi farmaco può essere utilizzato con un’unica eccezione i corticosteroidi ritardo
- l’iniezione si traduce in un papula in ogni punto per scomparire dopo pochi minuti o qualche ora a seconda del prodotto utilizzato
- i punti di iniezione non sono in rapporto con i punti di agopuntura, salvo coincidenza; alcuni terapeuti, comunque, utilizzano gli stessi punti dell’agopuntura
- la dose utilizzata per ogni seduta non supera i 10 ml. solitamente da 1 a 5 ml ed ogni ponfo viene fatto con 0,5 ml. la quantità ed i ritmi delle sedute variano a seconda della cronicità o meno della patologia; i tempi consigliati fra una seduta ed un’altra sono di 1 o 2 settimane.

La Biomesoterapia
L’evoluzione della Mesoterapia, in senso naturale ed solistico, è rappresentato dalla Biomesoterapia per il suo utilizzo esclusivo di farmaci biologici: omeopatici e omotossicologici.
La Biomesoterapia (Omeo-mesoterapia) rappresenta un notevole passo in avanti a confronto della tecnica Mesoterapica classica del Dott. Pistor; essa rappresenta uno scatto di qualità per i seguenti motivi:
1. si è sviluppata in un ampio contesto culturale ed ha tenuto conto dell’Omeopatia classica, degli apporti dovuti agli Omeopati successori di Hannemann e dell’Omotossicologia secondo Reckeweg;
2. non inietta farmaci allopatici, ma utilizza esclusivamente rimedi Omeopatici e Biologici;
3. si muove a livelli strategici di ampio respiro sistematico, per quanto riguarda l’anamnesi, la diagnosi pluri-disciplinare, la terapia locale e generale;
4. è una terapia eziopatogenetica ed è in grado di cimentarsi con la base diatesica del soggetto, con problemi della costituzione e del temperamento, nonché del “terreno” genetico e ambientale.

Metodica Biomesoterapica
A livello della metodica, la Biomesoterapia agisce attraverso la dinamica di un triplice meccanismo: biochimico, riflessogeno, tissulare e sfrutta le vie di diffusione energetiche (meridiani di agopuntura) utilizzando porte di entrata specifiche (punti attivi dei meridiani, punti auricolari, zone podaliche ecc.) eliminando blocchi energetici (campi perturbanti) e consentendo al rimedio di raggiungere il bersaglio in maniera eccezionalmente pronta e sicura.
L’impiego del rimedio omeopatico o del farmaco omotossicologico in soluzione, elimina la necessità di effettuare tonificazione o dispersione dei punti perché il rimedio stesso provvede a ripristinare l’equilibrio energetico per la sua intrinseca attività (tonificante o disperdente).
La risoluzione della sindrome si realizza senza soppressione dei sintomi (la vicariazione progressiva di Reckeweg) dimostrandosi rapida, dolce, duratura.
L’acquisizione delle cognizioni di base e la pratica quotidiana rendono spedita l’applicazione di questa metodica, sia sul piano diagnostico sia su quello operativo; la stimolazione mediante l’infissione di un ago a livello epidermico, dermico, mesodermico, induce la liberazione di numerosi mediatori chimici quali catecolamine, brachidine, serotonine, istamine, che agiscono sulle fibre amieliniche di Langherans, corpuscoli di Kranse, Vale-Pacini, Ruffini ecc.
Per azione riflessa sul microcircolo, si ha la liberazione di adrenalina, endorfine, ormoni, realising factors.
L’integrazione dei concetti fondamentali di Omeopatia, Omotossicologia, Riflessoterapia, Agopuntura, Neuralterapia, Auricoloterapia, è una conclusione logica, alla quale da tempo si doveva arrivare, per il danno immediato ed a lungo termine indotto dalle terapie soppressive (Allopatiche classiche ed aggressive) ed in considerazione dei limiti delle metodiche applicate singolarmente.
La Biomesoterapia si impone, pertanto, come tecnica ed integrazione di sintesi dei concetti fondamentali delle terapie energetiche, naturali ed atossiche, pertanto si inserisce con tutti i crismi e perfettamente nella pratica della Medicina Biologica.

Algie, infiammazioni, artriti ed artrosi a livello dell’articolazione scapolo-omerale
Cocktail:
Chiroplexan H Pfl fiale 2 ml
Infi*Para HWS fiale 2 ml
Derivatio H Inj fiale 5 ml
Ultima Ratio (da solo) fiale 1 ml

Punti agopunturali di scelta:
P 5 nella piega del gomito sulla faccia radiale del tendine bicipite
P 9 sulla tuberosità del radio tra stiloide radiale e scafoide
GI 1 angolo ungueale esterno del II dito faccia mediale radiale
GI 3 faccia mediale II dito sopra la I art. metacarpo-falangea
GI 15 punto anteriore all’art. scapolo-omerale lateralmente
TR 4 faccia laterale del carpo poco sopra la fossetta tra stiloide, ulnare e piramidale
V 12 lateralmente alla II vertebra toracica
V 38 lateralmente alla IV vertebra toracica contro il bordo della scapola
VB 21 sulla spalla a metà della linea 7C-Acromion

Algie, infiammazioni, artriti ed artrosi a livello dell’articolazione coxo-femorale
Cocktail:
Chiroplexan H Pfl fiale 2 ml
Infi*Para LWS fiale 2 ml
Derivatio H Inj fiale 5 ml
Ultima Ratio (da solo) fiale 1 ml

Punti agopunturali di scelta:
MP 9 nella fossetta tibiale sotto il condilo mediale della tibia
MP 10 sopra la rotula a livello della prominenza del vasto mediale
VB 27 sulla cresta iliaca a metà tra tuberosità dell’anca e margine inferiore della cresta iliaca
VB 30 a livello del grande trocantere
VB 34 sotto la testa perone nella fossa tra i muscoli sulla faccia laterale dell’arto

Algie, infiammazioni, artriti ed artrosi a livello dell’articolazione del ginocchio
Cocktail:
Chiroplexan H Pfl fiale 2 ml
Infi*Para HWS fiale 2 ml
Derivatio H Inj fiale 5 ml
Ultima Ratio (da solo) fiale 1 ml

Punti agopunturali di scelta:
F 8 faccia mediale del ginocchio posteriormente alla tuberosità interna della tibia
V 54 nella fossa poplitea tra bicipite femorale e semitendinoso
V 5 sulla faccia caudale del tibiale nel terzo prossimale nel solco tra i gemelli
VB 34 sotto la testa del perone nella fossa tra i muscoli della faccia laterale dell’arto
S 34 in una fossa sopra l’estremità distale del femore lateralmente e sopra la rotula
S 36 sulla faccia antero-esterna tra m. tibiale anteriore e estensore comune delle falangi
S 45 angolo ungueale esterno del II dito posteriore

24 maggio 2006

Fiori di Bach: Sclerantus


Scleranthus, per chi odia scegliere...









Nona pianta scoperta da Bach, Scleranthus è raccomandata a chi vive sempre in bilico tra due poli opposti, non riuscendo a prendere decisioni o vivendo ogni scelta, anche la più banale, in modo sofferto e contraddittorio.
Mentre la titubanza di chi usa Cerato, nasce dalla mancanza di fiducia nel proprio giudizio, quella di Scleranthus è generata dalla paura di dovere rinunciare a qualcosa, nel momento in cui si prende una decisione.
Infatti, a differenza di chi utilizza Cerato e va a chiedere consiglio a tutti, chi fa ricorso a questo fiore di Bach, resta chiuso in un suo mondo, non chiede aiuto a nessuno e vive in un continuo alternarsi di pensieri e stati d’umore.
Questo atteggiamento potrebbe provocargli sovente un grande dispendio di energia psicofisica.

Si tratta comunque di un approccio alla vita di stampo tipicamente infantile, poiché solo in una prima fase della nostra vita si è così presuntuosi da sentirci onnipotenti e meritevoli di avere tutto ciò che vogliamo.
Crescendo, poi, si impara a scegliere e a rinunciare.
La pianta, i cui fiori sono molto ruvidi, consente di convertire l’indecisione in lucida capacità decisionale.
Dona calma interiore e chiarezza, insieme alla capacità di concentrazione e ad un atteggiamento più positivo nei confronti delle possibilità offerte dalla vita.
È molto indicata durante le fasi del ciclo mestruale, a chi soffre di mal di mare, d’auto o d’aria.
Il segno zodiacale riferito a Scleranthus è la Bilancia, che rappresenta la decisione, l’equilibrio e la sicurezza interiore.

21 aprile 2006

Calotropis gigantea..... (Madar)...



Calotropis gigantea..... (Madar)...

La droga estratta da questa pianta, originaria dell'India, Cina del sud, Indocina e Malesia, contiene glucosidi cardenolidi cardioattivi (calotropina, calactina, uscaridina) e ha una attività emetico-catartica su modello simile a quello della Ipecacuanha.
In Omeopatia la diluizione utilizzata è la D4 (prima diluizione non tossica).
Questa diluizione si è dimostrata molto efficace nella terapia della obesità e del sovrappeso per la sua azione di regolazione sul centro diencefalico della fame.
E' un ottimo aiuto nella terapia dell'obesità dei nostri piccoli amici.
La mia esperienza riguarda soprattutto il suo utilizzo nei cani in sovrappeso (ovviamente insieme ai benefici dati da una dieta studiata ad hoc)
Devo sinceramente dire che il suo utilizzo (su 56 cani) ha dato buoni risultati nel 90% dei casi e soprattutto senza alcun tipo di effetto collaterale.
Le razze che hanno dato risultati più eclatanti sono state i Labrador, i Pinscher e i Carlino.....

allego estratto della materia medica di Boericke:

HOMŒOPATHIC MATERIA MEDICA
by William BOERICKE, M.D.
Presented by Médi-T

CALOTROPIS GIGANTEA Madar Bark (CALOTROPIS)
Has been used with marked success in the treatment of syphilis following Mercury; also, in elephantiasis, leprosy, and acute dysentery. Pneumonic phthisis. Tuberculosis.
Increases the circulation in the skin; has powerful effects as a sudorific.
In the secondary symptoms of syphilis, where Mercury has been used but cannot be pushed safely any farther, it rapidly recruits the constitution, heals the ulcers and blotches from the skin, and perfects the cure.
Primary anæmia of syphilis. Heat in stomach is a good guiding symptom.
Obesity, while flesh decreases, muscles become harder and firmer.

Relationship.--Compare: Merc; Potass iod; Berb aqui; Sarsap; Ipecac.

Dose.--Tincture, one to five drops; three times a day.

20 aprile 2006

Il Cistus, per il corpo e l'anima....

Il Cistus, chiamato anche Ladano, è un arbusto tipico del Mediterraneo (anche se probabilmente trae le sue origini dall’Asia minore), alto fino a 2 metri e mezzo, dalle foglie verdi e rugose e dai grandi fiori rosa, lilla o bianchi.
I suoi fiori sono molto delicati e hanno un aspetto che si potrebbe definire “stropicciato”.

Durano poco, poiché si rovinano subito dopo la fioritura, anche se il giorno dopo sull’albero appaiono già dei fiori nuovi.
La sua essenza ha un aroma profondo e speziato simile all’ambra, che dona calore e raggiunge le zone più profonde dell’anima.
Per questo, sul piano psichico, viene consigliato a chi soffre di freddezza emotiva o a chi rifiuta i sentimenti, magari in seguito a qualche dolore molto intenso. L’essenza di Cistus è un ottimo aiuto per sciogliere questo senso di gelo dell’anima, aiutando a ritrovare le proprie emozioni o ad elaborare i dispiaceri rimossi.
Questa pianta veniva utilizzato già nei tempi antichi per la meditazione o il raccoglimento. Inoltre, sul piano fisico, da molti secoli il suo olio essenziale viene adoperato sotto forma di unguento per curare le ferite. Inoltre, dato che la sua essenza è fortemente antisettica e tonificante, è un ottimo rimedio naturale per l’acne, la seborrea e le infiammazioni cutanee.
Per questo, già nell’antico Egitto, il Cistus veniva utilizzato nella preparazione delle creme di bellezza.
Dal punto di vista omeopatico la tipologia è quella di un soggetto debole, con tessuti ipotonici, con problemi di irritazioni cutanee, molto sensibile al freddo.
Si stanca molto presto per lo sforzo fisico e mentale (tipica la dispnea nel salire le scale).
Molto sensibile alla vessazione e all'eccitazione cerebrale, l'umore è solitamente gaio.
Come rimedio omeopatico Cistus svolge un'azione che si caratterizza per la sua corrispondenza ai temperamenti linfatici, ipertiroidei, con carenze di vitamine C e D, con tendenza alle irritazioni cutanee, con catarro e muco spesso, colloso, soprattutto a livello laringeo, nasale e del tratto respiratorio in genere.

31 marzo 2006

Fiori di Bach: Clematis



Clematis, per chi vive in un sogno




La terza pianta dagli “effetti benefici” scoperta da Edward Bach si chiama Clematis. Rampicante e legnosa, appartiene alla famiglia delle Ranuncolacee.
“Per i sognatori, gli addormentati, quelli che non sono mai del tutto svegli, senza interessi significativi nella vita”: così Bach ha definito i destinatari che potrebbero trovare sollievo da questa essenza.
Infatti questo fiore è l’ideale per tutti coloro che hanno una grande fantasia creativa, ma che spesso disperdono il loro tempo e le loro energie perché sono sempre distratti.
La mancanza di senso pratico e l’incapacità di vivere con i piedi per terra potrebbero derivare da uno scarso interesse nei confronti degli avvenimenti circostanti, laddove, invece, si tende a privilegiare un universo di sogni e fantasie.
Ecco allora che chi ha spesso vuoti di memoria, perde continuamente chiavi e ombrelli o esce di casa lasciando le luci accese o, ancor peggio, il fuoco sotto la caffettiera, può trovare in Clematis uno straordinario rimedio per acquisire più lucidità mentale. Questo fiore inoltre è consigliato anche a tutti gli studenti che difettano di concentrazione e a chi soffre di eccessiva apatia.
Sotto un profilo fisico, Clematis potrebbe alleviare i disturbi circolatori o reumatici, e per questo motivo è particolarmente raccomandato a tutti i nativi dell’Acquario.
Sotto un profilo psicologico, invece, è consigliato ai Pesci. Infatti i nativi di questo segno tendono a vivere più di emotività che di razionalità, rischiando talvolta di trovarsi disadattati di fronte ad un mondo che non mostra alcun rispetto per i loro sogni e i loro ideali.

Dott. Carlo Giulianelli - Medico veterinario

Fiori di Bach: Agrimony



Agrimony, per non mascherare le emozioni


La quarta pianta “medicinale”, scoperta da Edward Bach nel 1930, si chiama Agrimony.
Il suo nome significa “abitatore dei campi” ed è indicata a tutte le persone che tendono a nascondere, talvolta perfino a se stesse, i loro dolori e le loro preoccupazioni dietro ad un’apparente allegria.
Questa pianta serve a dare sollievo a chi indossa quotidianamente una maschera ed evita, appena può, qualunque forma di discussione o di lotta con il resto del mondo. Spesso le persone individuano l’origine del loro malessere, ma non riescono a capire in cosa consista effettivamente la difficoltà. Perciò tendono ad ingannare se stessi fingendo un benessere non reale e ripetendosi che alcuni problemi sono normali nella vita di tutti i giorni.
Inoltre, tendono a non voler vedere i loro “scheletri” o ammettere i loro disagi psicologici e spesso sfogano la loro ansia di vivere soffrendo di emicranie croniche. Sono persone molto amate in compagnia perché sono sempre allegre e spiritose e non fanno mai pesare sugli altri i loro problemi.
Agrimony può aiutarle a tirare fuori al loro vera essenza, vincendo paure e falsi pudori. Inoltre questo fiore è molto indicato per chi trova sollievo nel cibo, o nell’alcol. Quindi, astrologicamente parlando, esso può costituire un ottimo rimedio per l’ipersensibilità di tutti i segni di Acqua. Ma anche per i Sagittari, che sono i grandi viaggiatori dello Zodiaco. Infatti, tra i suoi vari rimedi, Agrimony aiuta anche a ridurre gli effetti del cambio di fuso orario


Dott. Carlo Giulianelli - Medico veterinario

Fiori di Bach: Chicory


Chicory, per amare senza dominare


La quinta pianta medicinale scoperta da Edward Bach si chiama Chicory. Le sue proprietà "terapeutiche" erano conosciute già nell’antico Egitto e spesso veniva raccomandata per facilitare i processi digestivi.
Chicory rappresenta il “rimedio naturale” per coloro che sono affetti da manie di protagonismo, che sono troppo egocentrici o che ritengono che tutto quello che avviene nel mondo sia solo per danneggiarli o favorirli. Inoltre questa pianta aiuta anche chi tende a voler gestire la vita degli altri, in particolare delle persone che amano. Tipico esempio è la madre che pretende continue attenzioni e visite dai figli adulti che hanno una vita indipendente e una loro famiglia. Oppure chi continua a ripetere al proprio partner “tu non mi capisci”, senza fare nulla a sua volta per comprendere le esigenze del compagno.

Chicory aiuta a non sprofondare in un immotivato senso di solitudine, ma anche a non pretendere dagli altri quello che non possono (o non vogliono) dare. Inoltre impedisce di indulgere in comportamenti ricattatori o basati sull’autocommiserazione. Questa pianta è un eccellente rimedio per moderare le proprie insicurezze interiori, che spesso vengono nascoste sotto la facciata dell’altruismo o dell’eccessiva disponibilità, e che in realtà sono solo un modo subdolo per legare a sé le altre persone dominandole con un’autorità basata sul bisogno di controllo e sul senso di colpa.

Astrologicamente parlando, Chicory viene riferito allo Scorpione, segno che talvolta tende a volere dominare gli altri per acquisire maggiore fiducia in se stesso.

Dott. Carlo Giulianelli - Medico veterinario

Fiori di Bach: Vervain


Vervain, per calmare gli eccessi



Scoperta nel 1930, Vervain è la sesta pianta medicinale di Bach. È il rimedio ideale per chi ha una personalità iperattiva, impulsiva e alla costante ricerca della perfezione.
Vervain identifica le persone idealiste e piene di entusiasmo, che però non trovano mai pace per inseguire sempre qualche nuova causa o qualche importante discussione da sostenere.
Per quanto teoricamente, tutto ciò possa sembrare degno di lode, nella realtà quotidiana invece un comportamento di questo genere può sfociare in una forma di nevrosi accompagnata da atteggiamenti intolleranti quasi ai limiti del fanatismo.
Bach definisce questo fiore adatto “a tutti coloro che devono rendersi conto che le grandi cose vanno realizzate con tranquillità e moderatezza”.
Invece, spesso e volentieri, questi soggetti esagerano con le loro reazioni, tendono ad invadere gli spazi altrui e non conoscono l’autodisciplina. Questo tipo di comportamento è facilmente riscontrabile negli ambienti politici e religiosi ed è insito in quelle persone che devono a tutti i costi riempirsi la vita con lavoro, hobby e impegni vari pur di non fermarsi mai nemmeno un attimo a riflettere.

Perciò si può dire che Vervain è il fiore di Bach a cui ricorrere quando ci si trova in presenza di energie mal canalizzate, che rischiano di ritorcersi contro il soggetto stesso.
È il fiore che può aiutare i grandi leader a formarsi, trovando una giusta via di mezzo tra il loro idealismo ed il mondo circostante. Inoltre è particolarmente indicato per tutti i ragazzi che faticano a contenere i propri entusiasmi e la cui troppa eccitabilità può impedire, anche solo temporaneamente, una visione logica e serena del loro futuro.
Sotto un profilo astrologico Vervain è riferito al Sagittario. Questo segno infatti è sempre teso al raggiungimento di grandi obiettivi, talvolta anche utopici.

Dott. Carlo Giulianelli - Medico veterinario

30 marzo 2006

I Fiori di Bach: Cerato


Cerato, contro le insicurezze



Cerato, l’ottava pianta medicinale scoperta da Bach, è un piccolo arbusto originario del Tibet.
Rappresenta il rimedio ideale per tutti coloro che non credono nella propria capacità di prendere decisioni o di esprimere giudizi e continuano a chiedere consigli agli altri.
L’insicurezza è la caratteristica principale di queste persone che provano una profonda invidia per chi ostenta determinazione e che cercano risposte più dal mondo che dalla propria voce.
Solitamente chi utilizza Cerato è già ricorso più volte ad altre cure, senza però riuscire a portarne a termine nessuna.
Questo perché continua a cambiare opinione su qualsiasi questione che riguarda la sua vita, giustificando questo suo incostanza con ragionamenti che se all’apparenza possono sembrare anche giusti e razionali, ad un esame più approfondito risultano essere in realtà dei puri pretesti.
Utilizzando questo fiore si può aspirare a raggiungere una condizione di tranquillità emotiva, senza correre più il rischio di venire messi in crisi da qualsiasi argomentazione.
Solitamente si raccomanda Cerato agli adolescenti durante la fase della pubertà, momento molto delicato in cui non ci si riconosce più in quello che si era né si ha ancora l’immagine di se stessi nel proprio divenire.

Fiori di Bach in rapporto ai segni zodiacali
Con Cerato, un segno emotivamente instabile come i Pesci può ambire a trovare maggiore solidità nelle proprie convinzioni, anche se, sotto un profilo astrologico, questo fiore è abbinato ai Gemelli. Infatti questo segno si affida più al proprio intuito che alla capacità di ragionamento e difficilmente si fa condizionare dal consiglio degli altri.

Dott. Carlo Giulianelli - Medico veterinario